25 Gen 2021
Blog
27 Lug 2020
Stickman e le ruminazioni 1
28 Giu 2020
Respiro
Ti consiglio prima di praticare l’esercizio di leggere sino alla fine
Se vuoi solo provare sdraiati in posizione supina. Metti una mano sopra l’addome e l’altra sul torace. Se fai bene la pratica, durante l’inspirazione la mano sul torace si muove poco o niente e la mano sull’addome viene spinta su. Immagina il diaframma come un palloncino, o meglio come un paracadute. Chiudi gli occhi. Inspira: 1234, riempi tutti i polmoni, trattieni 1234, espira lungamente 12345678. Durante la pratica i muscoli del collo, delle spalle e del torace devono essere rilassati. E’ possibile che ad ogni espirazione si rilassino sempre di più.
Se vuoi praticare durante tutto l’arco della giornata, non serve che tu stia sdraiata per respirare, puoi usare questa respirazione anche quando sbagli la fila al supermercato. A me capita spesso, tutte le casse con carrelli carichi di spesa, cassa vuota con una signora che però ha i buoni pasto, ovviamente scelgo quella… E allora lì, che faccio? Respiro. Aspettare tre minuti in più non mi cambia la giornata, mi permette di ossigenare il cervello. Piedi ben piantati a terra, gambe leggermente divaricate, tanto quanto il bacino. Addome, torace, spalle e collo rilassati: inspiro 1234, blocco 1234, espiro lungamente in modo da svuotare i polmoni 12345678. Sette/dieci respiri, non di più. Osserva il tuo respiro durante l’arco della giornata e quando ti rendi conto che stai respirando solo col torace, fai anche solo 10 respiri.
28 Giu 2020
Io e la fibromialgia
La fibromialgia è una sindrome dolorosa e cronica, caratterizzata da sintomi diversi tra loro: dolore muscolo-scheletrico, emicranie, disturbi del sonno e della concentrazione, affaticabilità, disturbi d’ansia e depressivi. L’eziologia è sconosciuta, colpisce prevalentemente le donne, tuttavia non ne sono esenti uomini, bambini e adolescenti.
Nella mia esperienza clinica, le pazienti, arrivano in studio dopo un lungo e faticoso iter caratterizzato da numerose visite mediche, passano da uno specialista all’altro. Sono spesso deluse e arrabbiate per essere considerate malate immaginarie. Loro stesse alcune volte mettono in dubbio la presenza del dolore. Finalmente dopo mesi o anni in cui non trovano pace approdano dal reumatologo, medico che si occupa della sindrome fibromialgica.
A parte queste informazioni che sicuramente conoscerai meglio di me, ti sarà capitato, ciò che segue:
Normalissima giornata con un bel sole che invoglia ad uscire. Come tutti i fine settimana ci si incontra con gli amici di sempre. Tutto pronto e tu da appena apri gli occhi hai quel fastidio che ti fa presagire che la giornata si metterà male. Ti alzi ed il primo fastidio percepito mentre avevi la testa poggiata sul cuscino inizia a migrare per tutto il corpo.
Le persone che ruotano attorno a te iniziano con i soliti rituali. Tu stessa metti su i tuoi soliti rituali. Passi da far finta di non avere niente. Ma intanto sei nervosa per questa scimmia che non ti vuole abbandonare. Descrivi minuziosamente tutto ciò che senti, nella speranza di non sentirti pazza. Arriva il sentimento di colpa o di vergogna che spesso è tuo, altre volte lo inocula chi vive con te, costretto dalla prigionia della fibromialgia. Ecco che il quadro si complica.
Sono stanca di non essere capita. Sono stanca di iniziare una cura o la dieta, o prendere integratori sempre con entusiamo. La seguo pedissequamente e poi puntualmente ne vengo delusa. Sono stanca di non poter uscire come gli altri. Voglio una vita normale. Sono stanca, stanca. STANCA.
Tutto vero…ma a che mi serve andare da uno psicoterapeuta, se tu stessa poco fa hai scritto che della fibromialgia se ne occupa il reumatologo? Mi ipnotizzi, fai una magia? Mi fai passare il dolore? No, e questo deve essere chiaro, sin da subito. Può capitare che alcuni sintomi migliorino, ma questa è una azione sinergica di varie componenti. L’obiettivo non è la scomparsa dei sintomi, ma la gestione delle emozioni che ruotano attorno ai sintomi e di una qualità della vita familiare, sociale e lavorativa accettabile. La psicoterapia ti può aiutare a gestire: rabbia di non comprendere ed essere compresa, paura di fare lunghi viaggi, senso di colpa, vergogna, invidia, ti aiuta a gestire le ruminazioni ed i rimuginii. L’intervento psicoeducativo è fondamentale, per comprendere la malattia ed il suo funzionamento e restituire identità e dignità a te che soffri di una sindrome con cui dovrai fare i conti per tutta la vita.

La letteratura scientifica più recente suggerisce per la fibromialgia interventi mindfulness-based. La mindfulness favorisce un atteggiamento di accettazione attiva, Si investono energie e risorse verso ciò che è meglio per noi. Ricordati che accettazione non significa rassegnazione. Con la rassegnazione rinunci a trovare soluzioni che ti facciano stare bene, lasci che siano gli altri a trovarle per te e a etichettarti come petulante, malata immaginaria, pazza, isterica. Entrata nel meccanismo dell’accettazione diventi cosciente che il dolore che provi è reale, anche se nessuno strumento lo può misurare e osservare. E’ reale, tu lo provi. A dispetto di chi ti dice, ma come fai a non sopportarlo! E’ un semplice mal di testa…Io… L’accettazione ti permette anche di vedere quanto il dolore sia un limite che ti impedisce di fare alcune attività e puoi scegliere se attuare alcuni cambiamenti nella tua vita.
A questo punto del mio breve monologo clicca qui, puoi provare a fare una brevissima pratica di mindfulness
Bibliografia
Ciro Conversano, Laura Marchi – Vivere con la fibromialgia. Strategie psicologiche per affrontare il dolore cronico, Erickson
Maria Puliatti – La gestione psicofisiologica del dolore cronico. Regolare il sistema nervoso con la «mindfulness» e le risorse somatiche – Alpes Italia
Julie M Gentile – Terapia mentale ed emotiva per la fibromialgia. Come gli psicologi trattano la fibromialgia https://www.practicalpainmanagement.com/patient/conditions/fibromyalgia/mental-emotional-therapy-fibromyalgia
1 Mag 2020
Differenze tra fame nervosa e fame
Sicura che quella che provi durante la giornata sia effettivamente fame? Riconosci quando stai mangiando per fame e quando invece per fame nervosa? Verificalo con questo articolo. Prima di iniziare, qualche breve considerazione.
Il cibo viene spesso usato per calmare e rilassare la mente. Durante la nostra vita, bambini, adolescenti, adulti, uomini e donne, ciascuno di noi ha provato la fame nervosa, ormoni, prima, durante o dopo un evento importante, nuovo, ansiogeno. Presente! Io sono quella delle M&M.
Tuttavia se ti ritrovi giornalmente a ricorrere al cibo per confortarti o per smorzare la tensione e non riesci a smettere, questo è un problema, che è possibile si verifichi anche in altre aree. La maggior parte dei disturbi legati al cibo sono provocati dalla ricerca di autoconforto.
Andiamo per gradi…Nei prossimi giorni prova ad osservarti in modo da diventare cosciente se è fame fame o fame nervosa. Già questo potrebbe farti desistere dall’avventarti su patatine e cioccolato.
Cominciamo!
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E NON
Susan Albers, 50 modi per vincere la fame nervosa, Gruppo Editoriale Macro
Stephan Guyenet, Il cervello affamato, Newton Compton Editori
Sonja T.P.Spoor, Marrie H.J.Bekker, TatjanaVan Strien, Guus L.van Heck, Relations between negative affect, coping, and emotional eat
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0195666306006337?via%3Dihub
30 Apr 2020
Grazie Grimilde per tutto ciò che hai fatto per me
Stamattina avrei voluto postare un’altro articolo, tuttavia… giro la pagina del calendario e si staglia davanti agli occhi e alla mente questa frase meravigliosa…
I calci nel cuore da parte di persone che dichiarano di amarci, è un tema che mi sta particolarmente a cuore professionalmente e personalmente.
Prendi Biancaneve poveretta. Lei nasce e la madre buona muore. A sette anni arriva a casa sua, Grimilde gelosa, qualche problemuccio col suo prolungamento narcisistico onnipotente, lo deve sicuramente avere avuto. La bullizza impietosamente, la critica, mina giornalmente la sua autostima, è costantemente di malumore, sottilmente colpevolizza la povera Biancaneve, usa l’arma del silenzio per farla capitolare.
Già me la sento, mentre si passa la crema antirughe sul collo. Non sei in grado neanche di tagliare il pane. Ti sta venendo il c… grosso. Non dimagrirai mai. Faccio gli auguri a tua cognata per la festa della mamma. Tu non sei in grado neanche di farmi diventare nonna. Sei sempre in ritardo come tua zia e tuo padre che non hanno concluso niente nella vita (un colpo e tre cadaveri). Bevo perché mi fai innervosire. Ho la gastrite per colpa tua. L’ho raccontato a tua madrina. Sai cosa ha commentato? Rimarrai sola. Continuando così non ti laureerai mai. Sono inciampata perché mi hai fatto arrabbiare
Le tattiche strategiche sono infinite e possono essere personalizzabili e intercambiabili a seconda delle situazioni.
Tuttavia, Grimilde commette il terribile errore di voler togliere a Biancaneve qualcosa di importantissimo.
Oh! Finalmente, crea uno stato di bisogno. Biancaneve desidera, desidera qualcosa. Dentro quella casa non si può cantare, giocare e raccontare senza essere criticati o aggrediti. Non si può fare una torta. Se la fai e viene bene, sporchi la cucina, perdi tempo. Se la fai e viene male, non sei buona a niente, sprechi tempo e soldi. Insomma non vai mai bene.
Grimilde la caccia, la vuole immobile come se fosse morta.
Povera Biancaneve si sente sola, con il chiacchiericcio dei vicini, gli sguardi di parenti famelici di rivalsa. Finalmente semi libera, poco poco cosciente che quella situazione non le piace, si rimbocca le maniche e va a servizio dai sette nani. Una Principessa che va a servizio…
Grimilde per esistere ha bisogno di Biancaneve e allora tenta il tutto per tutto.
Si trasforma in una dolce e gentile vecchietta carica di sentimenti di invidia, vendetta, odio. E’ irrazionale, manipolativa, seduttiva. Vuole Biancaneve tutta per sè. Ha bisogno di quella miserella per poterla cannibalizzare della sua fresca energia. Se Biancaneve pascola dentro casa, impasticcata di ansiolitici, Grimilde può lavarle i vestiti sentirsi giovane e nello stesso tempo incolparla che non fa niente e non sa fare niente.
Inganna Biancaneve per ben tre volte: le stringe il corsetto con un nastro e le pettina i capelli con un pettine avvelenato. La terza è apparentemente fatale. Le fa talmente tanto male che Biancaneve muore.
Mmmmh, mah…I conti non tornano. E’ morta, ma il corpo non imputridisce.
Non tutto è perduto. Negli anni in cui sta dentro la teca costruita dai nani, sviluppa saggezza, diventa consapevole, e impara ad amarsi. Nel suo cuore arriva Azzurro, in grado di sconfiggere il più malefico dei malefìci il sentimento di bassa autoefficacia. Si laurea, cerca e trova lavoro, si compra un castello, degno di una Principessa. E vissero tutti felici e contenti
Ecco…Se Grimilde non avesse creato con il suo comportamento una brutta frattura Biancaneve non avrebbe scoperto che ci sono altri tipi di relazioni, altri modi di vivere in famiglia.
Non ci sarebbe stato un lieto fine.
Grazie Grimilde e grazie a tutte le Grandi Madri che ho incontrato nella vita. Grazie di cuore, senza di voi come dico spesso non sarei riuscita a farmi muscoli e carattere per salire i livelli del grande videogioco che è la vita
Riferimenti bibliografici e non
Erich Neumann, La Grande Madre, Casa Editrice Astrolabio
Erich Neumann, La psicologia del femminile, (Il flauto magico), Casa Editrice Astrolabio
Fratelli Grimm, Fiabe, Fabbri Editore
Annamaria De Pace, Calci nel cuore, Sperling & Krupfer Editori
Bruno Bettelelheim, Il mondo incantato, Saggi Universale Economia Feltrinelli
Film Biancaneve (2012) di Tarsem Singh
27 Apr 2020
Diario del sonno
A che mi serve fare un diario? So che non dormo bene e questo mi basta. Uffa! Adesso devo anche scrivere… A questo punto cosa sei disposto a fare per stare meglio? Scommetto che stai pensando: Tutto! E allora scrivi e compila il diario. Ti servirà per sapere dove stai sbagliando. Inoltre questo diario potrà servire al tuo medico di famiglia, allo psichiatra, al neurologo e allo psicoterapeuta per poterti aiutare e dare indicazioni in merito all’insonnia.
Compilalo ogni mattina, per almeno una settimana, se sono due è meglio, prima di rivolgerti ad uno specialista. Compilalo anche durante le fasi della terapia, in modo da tenere sotto controllo l’andamento della stessa
Insomma, questo strumento di autovalutazione servirà sia in fase diagnostica che terapeutica!
Stai attento alle domande, leggile bene! Viene chiesto a che ora vai a dormire…tuttavia non è detto che l’ora in cui ti corichi coincida anche con l’ora in cui ti addormenti. Così per lo svegliarsi non è detto che coincida con l’ora in cui ti alzi. Inoltre, questo questionario serve anche per analizzare come tu valuti la qualità del tuo sonno. Se lo vuoi salvare clicca su DIARIO DEL SONNO – Dott.ssa Maria Giuseppina Biddau
Riferimenti bibliografici e non
Mattew Walker – Perché dormiamo. Poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice
Laura Palagini, Raffaele Manni, Teresa Agnello, Irene Mazzei – Misurare il sonno. Repertorio delle scale di valutazione dei disturbi del sonno
NIHI MedlinePlus. Bethesda, MD, National Library of Medicine (US), Tips for Getting a Goods Night’s Sleep, estate 2012, https://magazine.medlineplus.gov/pdf/MLP_Summer2012web.pdf
NHLBI, National Heart, Lung And Blood Institute, Your guide healthy sleep https://www.nhlbi.nih.gov/health-topics/all-publications-and-resources/your-guide-healthy-sleep
25 Apr 2020
Suggerimenti per una buona notte di sonno
Rispetta gli orari. Vai a letto e svegliati ogni giorno alla stessa ora. Essendo abitudinari, troviamo difficile adattarci al cambiamento di orario. Svegliarsi più tardi la domenica non compenserà la mancanza di sonno durante la settimana e renderà più difficile svegliarsi presto il lunedì mattina.
Consiglio di Mattew Walker autore del libro Perché dormiamo: Metti una sveglia, anche, per andare a letto


Evita le bevande alcoliche e non, pasti abbondanti prima di andare a letto. L’abuso di alcol ti priva del sonno profondo e del sonno REM. A metà notte, svaniti gli effetti dell’alcol, può capitare di svegliarsi.Bere troppi liquidi poco prima di andare a dormire può causare frequenti risvegli per urinare. Bene, uno spuntino leggero, invece un pasto abbondante può causare indigestione che interferisce col sonno.
Se hai difficoltà a dormire, parla con il tuo medico, per capire se alcuni farmaci che stai assumendo potrebbero contribuire alla tua insonnia e chiedi se possono essere assunti in altri momenti durante il giorno o il pomeriggio.
Niente pisolini dopo le 15:00! I pisolini possono aiutare a recuperare, tuttavia, nel tardo pomeriggio, rendono più difficile addormentarsi di notte.
Rilassati prima di andare a letto. Un’attività rilassante, come leggere o ascoltare musica o fare un bagno caldo, dovrebbe far parte del rituale della buonanotte.
Sbarazzati di qualsiasi cosa nella tua camera da letto che può distrarti dal sonno, come rumori, luci intense, un letto scomodo o temperature calde. Dormirai meglio se la temperatura nella stanza viene mantenuta fresca. Una TV, un cellulare o un computer in camera da letto possono essere una distrazione e privarti del sonno necessario. Gli individui che soffrono di insonnia, quando non riescono a dormire, spesso, guardano l’orologio. Fai in modo di non guardarlo, elimina gli orologi dalla stanza, in modo da non preoccuparti dell’ora, mentre cerchi di addormentarti.

Se ti senti ancora sveglio dopo essere rimasto a letto per più di 20 minuti o se stai iniziando a sentirti ansioso o preoccupato, alzati e fai qualche attività rilassante fino a quando non ti senti assonnato. L’ansia di non riuscire a dormire può rendere più difficile addormentarsi
Consulta un professionista della salute se continui ad avere problemi a dormire. Se trovi costantemente difficoltà ad addormentarti o a dormire e / o ti senti stanco o non ben riposato durante il giorno nonostante passi abbastanza tempo a letto la notte, potresti avere un disturbo del sonno. Il tuo medico di famiglia dovrebbe essere in grado di aiutarti ad escludere altri problemi di salute che potrebbero disturbare il tuo sonno. Uno psicologo può aiutarti ad affrontare ruminazioni, pensieri, preoccupazioni che possono incidere sul sonno.
Uno dei modi migliori per capire se stai dormendo abbastanza bene e se hai segni di un disturbo del sonno è tenere un diario del sonno .
Riferimenti bibliografici e non
Mattew Walker – Perché dormiamo. Poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice
NIHI MedlinePlus. Bethesda, MD, National Library of Medicine (US), Tips for Getting a Goods Night’s Sleep, estate 2012, https://magazine.medlineplus.gov/pdf/MLP_Summer2012web.pdf
NHLBI, National Heart, Lung And Blood Institute, Your guide healthy sleep https://www.nhlbi.nih.gov/health-topics/all-publications-and-resources/your-guide-healthy-sleep
19 Mar 2019
Solo telefonate
Ciao
questo è un promemoria, per tutte le persone che sono in terapia in questo momento.
Ti chiedo, gentilmente, un’accortezza.
Per spostare o disdire l’appuntamento, o per qualsiasi comunicazione richieda una mia risposta.
Fai una telefonata.
E’ raro che legga mail, messaggi, whatsapp, messaggi su facebook. Rispondo, a questi, saltuariamente, o dopo diversi giorni.
Do la priorità alle telefonate.
Se vuoi una risposta entro le 24 ore lavorative
Mi puoi contattare al 3485132139, lasciare un messaggio in segreteria, che parte dopo sei squilli. Altrimenti puoi telefonare dal lunedì al venerdì, tra le 13.30 e le 14.30, orario nel quale rispondo io.
Grazie per la collaborazione
A presto
Giusi Biddau
24 Feb 2021
Agende: Cagliari e Sassari
Le agende di prenotazione per le nuove psicoterapie in entrambi gli studi: Sassari e Cagliari sono momentaneamente chiuse, sino a fine giugno 2021. In modo da seguire al meglio le persone che sono in terapia, in questo momento.
Le terapie online sono definitivamente chiuse. Le terapie iniziate online proseguiranno in modalità telematica.
Gli ex pazienti di Cagliari e Sassari che vogliono riprendere la terapia possono contattare il 3485132139. In quel caso le agende sono aperte.
Vi chiedo, cortesemente, di telefonare e non utilizzare alcun tipo di messaggistica SMS, whatsapp, skype. È gradita la telefonata o una breve mail con nome, cognome, numero ti telefono ed una breve e sintetica richiesta a segreteria@psicosassari.it o usando il form di prenotazione presente nel sito
Vi ricontatterò nel più breve tempo possibile, solitamente entro 24 ore lavorative.
Buon proseguimento