Vi spiego gli attacchi di panico

Edvard MunchNegli ultimi anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico ed ho capito che spiegare come ci si sente a chi non lo ha mai provato è molto più difficile di quanto sembri. Molte persone non sanno neanche di cosa sto parlando, a meno che non lo abbiano provato sulla propria pelle.

È dura spiegare che ti senti come se stessi per morire (o come se dovessi restare in quella condizione di panico per sempre) senza sembrare pazzo, anzi cercando di dare un senso all’episodio di cui parli. Durante un attacco di panico è difficile riconoscere ciò di cui hai bisogno; a volte, non riesci neanche ad accettare che stia capitando proprio a te. Vorrei aiutare gli altri a capire cosa succede quando arriva un attacco di panico (anche se cambia da persona a persona). Ecco la spiegazione migliore che sono riuscita a trovare:

È come essere inghiottito da tutto ciò che ti circonda.

È come se, a poco a poco, ogni stimolo esterno prendesse il sopravvento sulla tua mente e sul tuo corpo. Un suono, una sensazione, un’immagine diventano così travolgenti che un singolo stimolo esterno diventa la tua sola realtà. Quest’unico elemento si trasforma nel solo pensiero che hai in testa e attraversa tutte le tue sensazioni fisiche ed emotive.

La musica ti penetra nelle orecchie e resta lì “bloccata” nel tuo cervello, preme contro la fronte e contro il tuo corpo, che sembra apparentemente “svuotato” e appesantito allo stesso tempo. Le voci e le conversazioni invadono i tuoi pensieri e riecheggiano nella testa.

Gli spazi si fanno così piccoli che ti senti immobilizzato Ogni posto diventa quello sbagliato in cui trovarsi, mentre si fa più forte il bisogno di scappare, senza sapere dove.

Riesci perfino a “vederti” dall’esterno, mentre sei in trappola, come se non fossi tu.

Il tremore si diffonde dalle mani ai piedi, finché le tue gambe sono così instabili che a malapena riescono a sorreggerti. Il cuore batte all’impazzata e lo stomaco si chiude fino al punto che non sai se vomitare o esplodere. La tua visuale limitata si annebbia sempre di più e non riesci più a mettere a fuoco o a vedere. La testa è leggera come se stesse per volare via o per staccarsi e cadere. I tuoi polmoni sembrano rimpicciolirsi e trattengono a stento l’ossigeno necessario a restare cosciente.

La paura di restare in questa condizione per sempre travolge tutti gli altri pensieri razionali. Non capisci cosa ti stia accadendo, ma sei sicuro che non ci siano possibilità che finisca.

Sei convinto che quell’assurdo panico non lascerà mai più la tua testa e il tuo corpo.

Questa è la migliore spiegazione che riesco a fornire. Ma a volte è difficile capire che, durante un attacco di panico, un soggetto potrebbe semplicemente sentire l’urgenza di fuggire o il bisogno di stare da solo mentre altri potrebbero peggiorare se lasciati soli e hanno bisogno che qualcuno resti accanto a loro. Gli attacchi di panico possono essere anche innescati da circostanze specifiche e possono accadere all’improvviso, senza alcuna ragione apparente. Cambiano da persona a persona e ogni attacco è diverso dall’altro.

Per leggere l’articolo originale vai su The Huffington Post Usa. Se vuoi vedere il post tradotto dall’inglese da Milena Sanfilippo, 

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