20 Mag 2016
Blog
29 Feb 2016
NO Whatsapp 2
Usa whatsapp con criterio. Per un divertente e breve scambio di battute può essere utile…Evita di intavolare conversazioni su argomenti delicati.
Usalo per gli appuntamenti con gli amici. Evita di usarlo con persone con cui hai poca confidenza. In alcune occasioni potresti apparire superficiale. “Una telefonata allunga la vita”
Evita di usarlo per litigare. Quando vedi la mala parata abbandona il campo. Alcune volte per vincere una guerra è necessario perdere una battaglia. La guerra che vincerai sarà la tua tranquillità e la serenità. Preserverai, forse, un rapporto, una relazione. Riprendi quel discorso nella realtà, quando avrai davanti la persona interessata.
Se partiamo dal presupposto che comunicare bene è segno di amore, allora, gli sms e whatsapp sono come i coriandoli portati via dal vento.
Urla mute di una persona che non vuole ascoltare la risposta dell’altro.
Whatsappa con criterio. Discuti, dialoga, litiga, nella realtà, per affrontare argomenti delicati. Ribadisco a quattr’occhi, senza filtri.
29 Feb 2016
NO Whatsapp
Un modo ingegnoso per intavolare discussioni fuorvianti, poco chiare, fumose è whatsapp.
L’ironia perde di vigore. Le battute di spirito possono essere travisate. Mancano buona parte degli elementi che rendono una conversazione chiara ed elaborata. Manca la punteggiatura: l’intonazione, la mimica facciale, la gestualità e le pause.
Manca quasi tutto! E non penserai che le emoticons che, sono tanto, ma tanto carine, possano sopperire alla punteggiatura di una discussione! Le emoticon, non bastano, per sostituire un sano dialogo a quattr’occhi. Continua
22 Feb 2016
Sano è bello! E quanto è bello litigare in modo sano
Vuoi fare una bella e sana litigata? Perchè ci sono litigate sane e litigate meno sane? Eh si! Camillo Loriedo afferma che non si devono evitare i litigi.
Ci sono alcuni punti da tenere presenti:
Litigare su ciò che è capitato, evitando di cadere in basso offendendo la persona. Non ti dimenticare che Eleonor Roosevelt diceva “Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”.
Hic et nunc…
Qui ed ora! E non togliere i morti da sottoterra come diceva la mia mamma. Litiga e discuti su ciò che è avvenuto ora. Non mettere troppa carne al fuoco. Rischiate di perdere l’argomento della litigata. E invece di avere un esito positivo si raggiunge un gran pastrocchio.
…poi dipende da cosa vuoi raggiungere litigando.
Te lo sei mai domandato? Vuoi ottenere di infervorare ulteriormente gli animi? Offendi! Vuoi avere ragione a tutti i costi? Vuoi vincere? Fai in modo di avere l’ultima parola…anche con mezzucci. Vuoi che lui o lei rimanga sempre con te? Umiliati! Dagli ragione e di che è tutta colpa tua, senza neanche analizzare o discutere! Per ovviare a questi disastrosi modi di litigare. Orientati al risultato che vuoi ottenere
Non coinvolgere amici, parenti e conoscenti.
In parole povere?
Le parole giuste, al momento giusto, possono far crescere una relazione e far intravedere nuove possibilità. Le parole sbagliate, al momento sbagliato possono confondere e limitare, danneggiare e ferire.
Comunicare chiaramente è sinonimo di rispetto. Solo attraverso il rispetto si arriva ad amarsi e amare l’altro.
E se vuoi continuare la lettura clicca sui link qui sotto:
Non mi lasciare per uno str…..Solo IO posso darti la felicità
12 Feb 2016
C’è un elefante in salone 3
12 Feb 2016
C’è un elefante in salone
12 Feb 2016
C’è un elefante in salone 2
11 Feb 2016
Non mi lasciare per uno str…..Solo IO posso darti la felicità
18 Gen 2016
L’importanza dell’espulsione
Più la mente è tranquilla, più fai chiarezza. Hai notato che quando sei assorto nei tuoi pensieri, nel fare qualcosa di interessante, che richiede attenzione e che sai fare, la tua mente si calma. Non so se hai notato… più tenti di respingere il dolore, le preoccupazioni, più crei tensione.
E in un modo o nell’altro quella tensione deve uscire fuori (mi vengono in mente tutte metafore schifide da farti…Oh ma se serve per la consapevolezza questo ed altro.
Pensa alla numero due! All’innominata! Alla cacca :). Hai capito bene a quella cosa che fa puzza che facciamo tutti, ma che alcune donne non fanno o se la fanno la loro non puzza. Immagina il casino se non uscisse, o se tu tentassi di tenerla dentro. Stitichezza, mal di pancia, ecc…ecc…Ecco i tuoi pensieri disturbanti, le preoccupazioni sono come la cacca. Devono uscire. O come il respiro entra ossigeno che serve per vivere e il nostro corpo restituisce anidride carbonica e ancora pensa alla pelle. Tutto ciò che entra deve per forza uscire, trasformato , ma deve uscire).
Il training autogeno, la meditazione, la mindfulness, l’attenzione al respiro sono strumenti che ti permettono di fare questo. Tutte tecniche che non combattono i pensieri che si avvinghiano alla tua mente.
Anzi… Osservazione non giudicante, Concentrazione passiva, e Allenamento.
Qualcuno potrà dire: Aria fritta. L’ho provato e non ci credo.
Ed io controbatto con un noto slogan “Studi scientifici lo dimostrano”, fortunatamente la psicologia non si avvale di assiomi o dogmi, ma di statistica inferenziale, che è una cosa fighissima e si discosta dalle opinioni che come tali sono opinabili.
L’allenamento lo lascio in sospeso. Prima o poi scrivo qualcosa anche su di lui.
21 Mag 2016
Alcuni passi da compiere per uscire da una relazione perversa
Se hai elaborato che è una relazione tossica per te, sei a metà dell’opera. Finalmente sei entrato nel tunnel della consapevolezza.
Frequenta persone che ti facciano sentire bene. Non isolarti
Dedicati ad hobby vecchi o nuovi in modo da occupare la mente in attività piacevoli e che ti possano distrarre. Evita i social network, quello non è un hobby.
Coccolati e amati.
Punto difficile, ma il piú importante: taglia ogni contatto con la persona con cui hai stretto la relazione perversa. Sottolineo, urlò e scrivo a lettere cubitali OGNI contatto.
Ed inoltre…potrà capitare di ricascare nella “trappola” della relazione perversa. Pazienza! Capita! Non demordere. Il riavvicinamento è un fallimento momentaneo. Sono prove di fuga. È la dimostrazione che sei in grado di allontanarti dalla persona che ti fa stare male.
Passo successivo: “dieta di mantenimento”. Fai in modo che lo stare lontano da questa persona diventi un’abitudine.
Maria Giuseppina Biddau
Bibliografia
Cinzia Mammoliti – I serial killer dell’anima. I manipolatori sono tra noi: come riconoscerli, come evitarli, come difenderci da loto – Edizioni Sonda